Nei mesi scorsi vi abbiamo parlato del metodo Flylady e del metodo Kondo. In questo post vorremmo raffrontarli e farvi capire le differenze tra i due metodi. Abbiamo scritto questo post a quattro mani (Giulia e Sara) e non è stato facile perchè ognuna di noi parteggia per il “proprio” metodo. Pronte?

Decluttering vs routine

Intanto il metodo Kondo è un sistema di riordino, più assimilabile al decluttering (sebbene abbia delle regole sue un po’ differenti…) che ad un sistema di routine e di pulizie come il metodo Flylady. Marie Kondo, con il “magico potere del riordino”, vi aiuterá a scegliere e selezionare i pochi oggetti che vale la pena di tenere e vi dará sommarie indicazioni sui metodi secondo lei piú adeguati per riporre gli oggetti.

un efficace riassunto del libro Il magico potere del riordino

Flylady invece vi organizzerà la giornata con procedure standard e aggiungerà missioni speciali per permettervi di ripulire a rotazione tutta la casa, forno e lampadari compresi. La stessa Kondo afferma “riordinare e pulire sono due cose distinte”. Ma sono davvero così diversi? Sicuramente Flylady ha il suo punto di forza nella creazione di routine giornaliere che coinvolgono tutta la famiglia e che riguardano tanto la pulizia degli ambienti e la gestione famigliare, ambiti in cui la Kondo non entra. Ma anche Flylady in realtà prevede un riordino generale di tutta casa (15 minuti al giorno, ovviamente!) che dura all’incirca sei mesi e che serve proprio a liberarsi del superfluo per poi consolidare la routine di pulizia su una casa diciamo decente e non strapiena di cianfrusaglie. Pur non essendo minimalista come la Kondo, uno dei motti di Flylady è proprio “non puoi organizzare il disordine, puoi solo liberartene!”.

Tutto in una volta o poco ogni giorno

Il metodo Kondo vi farà affrontare tutta la casa nell’arco di sei mesi (tempo stimato dall’autrice) affrontando una categoria alla volta (da lei chiamato riordino straordinario), per poi limitare la gestione a ciò che è rimasto è quello che lei definisce “riordino quotidiano” che va semplificato al massimo lasciando le superfici sgombre e vuote. Al contrario, il metodo Flylady vi dará da riordinare piccole zone della casa, seguendo una rotazione ben precisa delle varie stanze e facendo le pulizie di primavera poco alla volta ogni giorno, per la precisione a blocchi da 15 minuti, per non stancarsi e non stufarsi.

L’idea di “fare tutto in una volta” o “fare per 15 minuti alla volta” sembrano in antitesi, ma in realtà potrebbero o essere combinate insieme oppure, come abbiamo visto, in realtà ognuno dei due metodi sottintende principi anche dell’altro.

Categorie vs zone

Il metodo Konmari è strutturato in categorie. Ossia ogni categoria di oggetti (vestiti, libri, oggetti misti ecc) va affrontata separatamente E totalmente. Ossia se scegliete di dedicarvi ai vestiti, dovrete tirarli fuori tutti, esclusi quelli che si trovano in quel momento a lavare. Pena il buttare via senza alcuna selezione eventuale abiti dimenticati.
Il metodo Flylady, vi suggerisce invece di affrontare una piccola zona alla volta, come per esempio un cassetto, un’anta dell’armadio o una mensola, e fare solo quello che riuscite a concludere in 15 minuti. La volta dopo, non dovete ricominciare dallo stesso cassetto, anzi, le missioni giornaliere servono proprio per far “girare” il più possibile le varie parti della casa.

Pro e contro

Tolto che un sistema non esclude l’altro (nel caso è sempre meglio partire dall’eliminazione degli oggetti superflui e, solo successivamente, riordinare e passare a delle routine giornaliere) il metodo Kondo si presta bene a chi ha troppo disordine in casa per riuscire a organizzare bene le pulizie, e più in generale, a chi non ama fare piccole zone ogni giorno ma preferisce dedicarsi ad un progetto alla volta e portarlo a termine, e alla fine possibilmente avere una casa dall’aspetto minimalista e facile da pulire (e da vivere).

Al contrario il sistema Flylady, con il suo calendario preciso e puntuale, è perfetto per chi desidera avere un piccolo impegno ogni giorno per non trovarsi a dover fare tutto insieme, per chi ha problemi con le pulizie più che con l’ordine e per chi desidera avere una casa sempre più o meno pulita, a prescindere dal numero di oggetti che vuole possedere.

Il sistema a categorie permette una panoramica di tutti i vostri oggetti (spesso se ne possiedono piú di quanto si pensi) mentre affrontare la casa una zona alla volta vi permetterá di “mettere mano al caos” anche se avete solo pochi minuti al giorno.

Qui si entra nel campo della sensibilitá di ciascuno, delle sue esigenze di orario e stile di vita. Se avete poco tempo ma volete ugualmente applicare il metodo Kondo, suddividete le varie categorie in sottocategorie, come ad esempio i vestiti, potete scegliere di fare solo i pezzi di sopra, e suddividerli ulteriormente in t-shirt, camicie, maglioni, bluse, canotte, ecc, in modo da spalmare l’impegno senza farvi travolgere dalla mole di lavoro e mantenere comunque il senso delle categorie. Viceversa Flylady può essere effettivamente vincente per chi ha una famiglia, magari numerosa, e l’idea di tirare fuori tutti i propri vestiti dall’armadio, metterli sul letto, analizzarli uno per uno e concludere il tutto in un paio di giorni è semplicemente impossibile.

In conclusione? Ovviamente non c’è un metodo giusto e sbagliato. Potete sceglierne uno solo, nessuno dei due, oppure provare a fare prima una vera e propria “cura” a base di metodo Konmari per poi impostare delle routine con Flylady, oppure potete iniziare uno dei due, consapevoli che probabilmente qualche concetto dovrete/potrete prenderlo a prestito dall’altro metodo per avere un sistema davvero efficace!

Cosa ne pensate?
Siete team Flylady o team Kondo? Ditecelo nei commenti!

Sara&Giulia

 

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