Siamo arrivate al 6 post solo sull’armadio perfetto. Confesso che quando ho iniziato, credevo di poter dire tutto il “dicibile” in un paio di post, tre al massimo, senza dover sfociare in campi che non mi competono e che altri hanno trattato molto più ampiamente di me. E invece mi accorgo solo in corso d’opera che un conto è parlare di quali capi stanno bene a chi, che colori ecc… E un conto è cercare di costruire con razionalità un guardaroba che corrisponda alle nostre esigenze di vita, che ci faccia sentire curate e non ci faccia perdere ogni santo giorno minuti preziosi per vestirci decentemente.

Io NON sono un’armocromista. Non ho studiato armocromia, non faccio analisi e non intendo farne (sto ancora cercando di capire per bene che cosa sono… Un qualche tipo di inverno suppongo). Però cercherò di darvi una breve infarinatura di quello che so, di quel che si trova in rete (poco e confuso, a parer mio) e vi dico che esistono persone che lo fanno di lavoro. Se volete farvi analizzare potete farlo, ma vi consiglio di farvi vedere di persona in modo da avere un responso il più preciso possibile. Esistono anche forum dedicati a cui potete iscrivervi se volete darvi al fai da te per approfondire la questione.
Quello di cui voglio parlarvi oggi è una brevissima introduzione, spero non troppo imprecisa, per aiutarvi nella scelta dei colori verso cui indirizzarvi quando dovete ricominciare da capo e comprare nuovi abiti.

L’armocromia è una disciplina che si prefigge l’obiettivo di posizionare all’interno di una sorta di “ruota cromatica delle stagioni” per permettere a ciascuna stagione di scegliere i colori che, facendo parte della sua “fetta” di ruota, la valorizzino al meglio.

Le stagioni dell’armocromia sono (ovviamente) quattro:

  • inverno – Freddo e contrastato/intenso
  • primavera – calda e tono su tono
  • estate – fredda e tono su tono
  • autunno – caldo e contrastato/intenso

    le principali divisioni nelle varie stagioni ed i loro parametri di riferimento, tratto da https://chromology.co.uk

Ciascuna di queste ha 4 varianti, nel cui merito non entro essendo io ancora parecchio inesperta. Inoltre stando a tutto quello che ho letto in rete, difficilmente se indosserete un colore della vostra stagione, anche se non della vostra variante, vi starà male. Quindi per non dirvi corbellerie non mi ci provo neanche a spiegarvi cose che non ho capito fino in fondo nemmeno io.

1. La temperatura della pelle: siete calde o fredde?

Le cose che contano, per capire in quale stagione siete, sono principalmente due: il sottotono della pelle, che può essere freddo o caldo (più rosa o più giallino) e il vostro contrasto pelle/occhi/capelli.

Esistono in rete decine di metodi che prevedono il controllo delle vene sull’interno del braccio (se sono verdi = calda, azzurre = fredda) altri che suggeriscono di provare svariati fondotinta (io con i beige sembro malata, qualcuna con i rosa può sembrare un maialino…) Se il vostro fondotinta vi fa un effetto molto innaturale, potreste aver scelto il sottotono sbagliato! Io vi consiglio di provare ogni singolo colore si abbia in casa nelle due varianti calda/fredda, accostandolo al viso (rigorosamente struccato!) per vedere quale ci dona di più. Quindi accostate al viso un maglione ghiaccio e uno panna, una maglia beige e una taupe, una color anguria e una corallo… e via discorrendo. Altro sistema interessante è di far caso a cosa indossate quando ricevete più complimenti. O anche quando vi chiedono ”stai male? Hai dormito poco?” L’effetto collaterale di indossare dei colori che non ci donano è infatti di aver bisogno di più trucco per coprire le discromie, occhiaie e imperfezioni varie, mentre all’opposto, quando indossate un colore che vi si addice, starete bene con meno fondotinta e magari neanche avrete bisogno del blush.

Le ragazze di carnagione olivastra devono fare particolarmente attenzione, perché olivastro è una sovrattono, ossia quella sfumatura leggermente verdina che vi fa sembrare malaticce in inverno, ma che potrebbe confondervi le idee se siete calde.
Ci sono poi le ragazze che tendono al neutro, ed è desolante sapere che esistono pelli rosa calde, rosa fredde, pesca caldo, pesca freddo, ecc… Non è proprio semplice capire a quale stagione si appartiene, e se avete dei dubbi vi consiglio di fare le operazioni con un’amica che vi aiuti a capire con oggettività se un colore vi sta male o bene e che non si lasci condizionare da quanto amate quel vestito (o quanto lo avete pagato) oppure se è il vostro colore preferito.

2. Il contrasto: tono su tono o colori contrastati?

Ora, se la “temperatura” determina se siete fredde o calde, il contrasto vi aiuta a capire che stagione siete effettivamente, e nello specifico di nostro interesse, come vi conviene abbinare i vestiti. Ebbene sì. Se appartenete ad una tipologia molto contrastata vi staranno bene generalmente i colori più intensi e abbinamenti come bianco e nero. Bianco e blu, ma anche panna e testa di moro, rosa pallido e grigio scuro… Se siete invece ragazze “tono su tono” su di voi le sfumature di una sola tinta daranno il massimo, come beige e kaki, beige e bianco…

Detto così è davvero molto complicato, ma vi faccio due esempi eclatanti per farvi capire cosa intendo:

Anne Hataway è molto contrastata, ha la pelle molto chiara, capelli scuri e occhi color cioccolato. Quanto i colori possano influire sull’estetica è evidentissimo nel film “Il diavolo veste prada” dove all’inizio indossa dei colorini medi, un po’ polverosi. Quando compie la sua metamorfosi fashion, non a caso i costumisti decidono di farle un total look chanel in bianco e nero.

Jennifer Aniston è invece la classica ragazza (vabbè, ormai donna…!) con poco contrasto, capelli biondo illuminati da colpi di sole e pelle abbronzata, effetto “baciata dal sole” che con furbizia (se ci fate caso) spesso mixa svariate sfumature di beige con un effetto molto sofisticato.

Questi due casi sono ovviamente un po’ estremi e nel mezzo ci sono mille sfumature di colore (e calore, ehm).

3. Saturazione: colori accesi o sfumati?

Un altro fattore, il terzo, da tenere in considerazione dopo temperatura e contrasto è la saturazione dei colori che vi stanno bene. Vi donano colori pieni, accesi, o state meglio con colori meno saturi, meno brillanti, o come dicono gli inglesi “muted”, cioè “silenziati”? I colori meno saturi di solito hanno una componente di grigio che aiuta a smorzarli. Mi raccomando non c’entra col punto precedente: un colore può essere contrastato (cioè scuro, per parlare terra terra) ma allo stesso tempo non troppo saturo, proprio come i colori Pantone che vanno di moda questo autunno:

come vedete sono colori per la maggioranza caldi, abbastanza scuri e non troppo accesi

 

Data questa infarinatura, cercate di capire cosa siete, ma soprattutto calde o fredde (o tendenti molto al neutro) e se siete molto contrastate.

La mia opinione personalissima (e quindi completamente opinabile e ignorabile, fate vobis) è che se riuscite a capire queste due cose non dovreste sbagliare più di tanto. Detto questo, se volete un responso preciso, niente vi vieta di consultare un’esperta o di iscrivervi ad un forum o di leggere tutto lo scibile sull’argomento. Solo in questo caso vi do un consiglio: non lasciate che l’armocromia diventi una gabbia, ma fate che sia uno strumento per valorizzarvi al massimo o per fregarvene coscientemente. Nessuno è mai morto per aver indossato un colore che piace ma che non gli dona. Vale ovviamente anche il contrario. Se dell’armocromia non può fregarvene di meno, siete un inverno ma il vostro colore preferito è il beige… continuate ad indossarlo! Se vi fa stare bene perché vi piace, va comunque bene. L’importante è che siate consapevoli il più possibile della vostra scelta e che possiate “invertire la rotta” in caso di occasioni importanti, o semplicemente se lo desiderate. O anche solo che sappiate che se vi vestite di un certo colore forse vi servirà più trucco per non sembrare morte di sonno! Perlomeno giocherete ad un gioco di cui conoscete le regole, anche se decidete di infrangerle!

Altra piccola nota: di ciascun colore esiste una versione calda e una fredda (sopra ve ne ho citate alcune) Quindi non dovete necessariamente rinunciare ai colori che amate di più, ma semplicemente imparare a riconoscere quelli che vi stanno meglio. Se poi non potete fare a meno del senape anche se vi fa sembrare morte, nessuno vi vieta di indossarlo magari dalla vita in giù, o di accostare al viso una sciarpa o altro che vi valorizzi di più e stacchi da quel colore. Esistono molti modi di indossare un colore e non dovete per forza rinunciare alle sfumature che amate o buttare via la vostra maglietta preferita!

Detto questo… che stagione siete? Vi siete fatte analizzare? Cosa ne pensate dell’armocromia? Utile alleata o regola eccessiva?

Se ti è piaciuto leggi anche:
Make Up Sposa fai da te
Conoscere la proprioa forma del corpo per avere un armadio perfetto