Euroflora 2018: non so dalle vostre parti, ma qui in Liguria se ne è parlato ovviamente tantissimo. Cosa non dovete assolutamente perdervi?

Manca poco alla fine di questo evento e i biglietti sono stati a tiratura limitata, ma c’è ancora l’ultimo week end da sfruttare sia che amiate le piante sia che vi piacciano gli eventi. Euroflora 2018, è stata organizzata e pensata per permettere al pubblico, sempre più social, di fare diverse attività attraverso i vari scenari allestiti e di condividerli con gli amici. Se volete potete anche vedere la nostra stories sul nostro Instagram!

Euroflora 2018 – La location

Scelta particolare di quest’anno, è stata quella di allestire l’evento non nel complesso fieristico, che già aveva accolto le precedenti edizioni, ma di sfruttare il bellissimo sfondo dei Parchi di Nervi. Questo ha ovviamente limitato le opzioni degli espositori, dati gli spazi, dando maggiore priorità ed enfasi ai vivaisti liguri ed italiani e agli allestimenti, che per necessità di cose dovevano essere pensati per resistere alle intemperie ai potenziali venti e alla pioggia. Da un punto di vista di chi visita questi parchi la prima volta senza dubbio l’esperienza ne è uscita arricchita poichè il roseto, le palme e gli alberi già presenti in loco hanno fornito uno sfondo naturale e scenografico a tutte le esposizioni. Dall’altro lato, la ridotta capacità degli spazi ha impedito il grande afflusso di vivaisti esteri che avevano reso memorabili le precedenti edizioni con fiori esotici e l’esperienza immersiva che avevano creato.

Il tutto contornato dalla caratteristica passeggiata sul mare (precisamente sotto i parchi) e dal borgo di Nervi che ha mantenuto le caratteristiche del piccolo paesino che era ancora solo qualche decennio fa, permettendo a chiunque venisse da fuori di godersi l’atmosfera della Liguria nella sua massima espressione. È infatti interdetto l’accesso al borgo con i mezzi privati (ad esclusione degli aventi diritto tra cui i disabili muniti di tesserino, ovviamente) ed è possibile entrare e uscire dai parchi munendosi di braccialetto (da ritirare agli InfoPoint interni al complesso) e quindi si può pranzare in riva al mare, per esempio, o in uno dei molti locali della zona, sia nelle vie del quartiere che sulla passeggiata.

Euroflora 2018 – Cosa vedere

Se non volete (o non potete) visitare tutta EuroFlora, potete scegliere di seguire il percorso tracciato sulla cartina che viene distribuita alle biglietterie, che taglia molte delle esposizioni minori e si snoda invece tra le maggiori. Imperdibili secondo me le red wave che attraversano quasi metà di uno dei prati più grandi del parco, un tripudio di margherite rosse e rosa costellate di cornici in cui potete farvi fotografare sicuri che avrete il giusto sfondo per il vostro social preferito. Piccolo ma delizioso il laghetto delle ninfee in cui se sarete fortunati potrete vedere come la fauna del luogo (nella fattispecie i germani reali) si è subito adattata a questa curiosa novità all’interno del parco. Le ninfee non sono moltissime, ma sono molto graziose e le calle che troverete sono splendide. Notevoli anche il giardino roccioso di piante grasse e i giardini verticali accanto alle installazioni di peperoncini. Caratteristiche e scenografiche le donne fiorite che rappresentano la Spagna. Il roseto è molto bello ma si tratta in realtà di una caratteristica permanente dei parchi per cui ve lo consiglio solo se venite da fuori e non avete modo di godervelo in un altro momento. I bonsai presenti sono molto belli ma hanno a disposizione uno spazio decisamente ridotto e stranamente non bene illuminato, per cui potreste restare delusi. Il labirinto (con i suoi famosi papaveri) non era molto labirintico e personalmente mi ha un po’ delusa, ma merita almeno un attraversamento veloce.

Euroflora 2018 – Dove mangiare

Ovviamente all’interno dei Parchi ci sono diversi punti ristoro con svariate aree dedicate al riposo (le previsioni danno bel tempo, ma in caso di pioggia sono quasi tutte assolutamente inutilizzabili e vi toccherà mangiare in piedi). Se doveste decidere di pranzare fuori dal complesso o di gustarvi qualcosa prima di ripartire, proprio sotto la stazione dei treni (di fronte alla biglietteria principale) troverete la Focacceria Buon Appetito, che fa solo cibo da asporto ed è perfetta per un pranzo veloce prima di tornare a godersi la fiera o per uno spuntino prima di ripartire. Potrete assaggiare la tipica focaccia al formaggio e l’altrettanto famosa farinata. Se invece volete mangiare più tipico e fare quattro passi in più non vi spaventa, in fondo alla passeggiata Anita Garibaldi (ma così la chiama solo Google Maps, i genovesi la chiamano Passeggiata di Nervi e basta, ricordatevelo se dovete chiedere indicazioni!) c’è l’osteria del Duca, dove troverete anche un grande assortimento di birre. Se invece scegliete il gelato (vuol dire che siete stati più fortunati di me e vi siete scansati la pioggia!) avete due opzioni: da passeggio o coppa al tavolo. Per la coppa al tavolo la gelateria Chicco non ha rivali in tutta Genova ed è entrata più volte nel guinnes dei primati. Se scegliete di passeggiare allora vi consiglio la gelateria solidale “E’ buono“, che vi permette di gustare il vostro cono direttamente sulla passeggiata.

Euroflora 2018 – Consigli

Il biglietto Euroflora comprende il servizio bus navetta nel caso in cui decideste di arrivare in macchina e parcheggiare nella zona fieristica (uscita sopraelevata, zona Foce), il che rende tutto più comodo, ma calcolate almeno 35 minuti di viaggio dal parcheggio all’arrivo a destinazione. In caso di pioggia munitevi soprattutto di mantelle e ponchi impermeabili per potervi muovere agilmente (e scarpe impermeabili che non vi importa sporcare un po’…) In caso di sole tenete in considerazione che molte aree della fiera sono completamente scoperte e quindi munitevi dell’occorrente: occhiali da sole crema solare ombrellino parasole se necessario. Ci sono ovviamente delle fontanelle oltre ai già citati punti ristoro, ma potreste metterci un po’ a trovarle, quindi se vi muovete con dei bambini, portate anche dell’acqua e qualche snack. Sempre in caso bambini, all’interno del parco c’è una vasta area giochi e moltissime attività sono godibili anche dai bambini.

Euroflora 2018 – conclusioni

Sicuramente è stata un’edizione particolarmente originale questa Euroflora 2018, che ha attirato moltissime persone e ha permesso di recuperare molte zone dei Parchi di Nervi che a causa della tromba d’aria di qualche anno fa, avevano subito moltissimi danni. Senza dubbio la scelta  di una zona così decentrata e particolare è stata una sfida per l’organizzazione e per la città intera, oltre che per i vivaisti che hanno ideato gli allestimenti. Personalmente avevo un ricordo della maestosità della vecchia fiera del 2006 (i bonsai pazzeschi, le famose rose nere…) che questa edizione ha completamente ribaltato. Diciamo che è stata un’esperienza molto diversa, al punto che ho difficoltà a paragonarle.

E voi? Ci siete stati? Vi è piaciuta?

 

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