Oggi parleremo di una cosa che riguarda sempre il decluttering dell’armadio, anche se si parla di una questione un po’ particolare. Se avete letto i miei precedenti post (il primo qui) sarete già a buon punto. Avrete eliminato tutto quello che non vi sta bene, quello che non vi fa sentire bene e avete fatto anche un esercizio per capire cosa vi manca.

Capita spesso, mentre si fa il repulisti dell’armadio, di trovarsi tra le mani vestiti che non indosseremmo per niente al mondo ma da cui non vogliamo separarci. Cosa fare in questo caso? La mia soluzione si chiama “scatola dei ricordi”.

Il punto è che se anche l’oggetto in questione ha per voi un valore affettivo perché vi ricorda un evento, una persona o un periodo della vostra vita, non dovrebbe tornarvi tra le mani mentre siete in ritardo e state disperatamente cercando un paio di jeans puliti. Quindi tutto ciò che volete assolutamente tenere ma non indossare può entrare nella apposita scatola. La scatola in questione non deve essere troppo grande (non lo scatolone dell’albero di Natale, per intenderci…) né minuscola. E dentro ci infilerete solo cose a cui tenete ma che per motivi di peso, cambio gusti o nuova consapevolezza di voi non volete indossare.
Prima di mettere un oggetti lì dentro, fatevi un esame di coscienza e cercate di capire se lo volete tenere perché ci siete davvero affezionate o se è semplicemente un “non si sa mai”

Come fare una scatola dei ricordi?

 

Prima di tutto scegliete una scatola carina, oppure uno scatoloncino normale che potrete rivestire di carta o decorare a vostro piacimento. Non esiste una dimensione giusta, ma deve poter stare sopra/dentro l’armadio/in dispensa senza dare troppo fastidio. Una base di circa 40×40 potrebbe già darvi la capienza necessaria, ma vedete voi.

Cosa NON va nella scatola dei ricordi:

 

  • Vestiti nuovi con ancora il cartellino attaccato.
  • Vestiti che vi ha regalato qualcuno che vedete spesso o che comunque vi ha regalato altre cose che vi piacciono di più.
  • Vestiti che vi hanno passato e vi sentite in colpa a dar via. Buttate via i sensi di colpa e donateli a vostra volta.
  • Vestiti che trovate sgradevoli ma vi sentite in colpa a buttare per il costo o il materiali.
  • Vestiti che vi evocano brutti ricordi.

 

Altra regola: la scatola dei ricordi può essere una e una soltanto. Se e quando sarà piena, se vorrete metterci ancora qualcosa, dovete togliere un altro abito. Altrimenti in un attimo riempirete armadi, dispensa, cantina, solaio e garage senza neanche esservene accorte.

L’unica eccezione si può fare se desiderate dividere gli oggetti per tipologia, per esempio bigiotteria e accessori o ricordini di quando eravate bambine che si perderebbero tra le pieghe dei vestiti, rotolando fuori nei momenti più impensati. In questo caso potete farne due, massimo tre, ma ovviamente di dimensioni inferiori. La soluzione ideale sarebbe far stare dentro le altre scatoline dentro quella dei vestiti, per occupare meno spazio.
Le scatole per i ricordi più piccole se potete sceglietele sempre carine e cercate di disporre gli oggetti in modo che non si aggroviglino o si rovinino.

Casomai poi aveste dei dubbi su cosa tenere e cosa lasciare ricordate che:

 

“Le cose non contano. Contano solo le emozioni e le sole cose che contano sono quelle in grado di dare emozioni”

 

 

Un altro metodo per “lasciar andare” un oggetto ma mantenere il ricordo consiste nel fotografarlo prima di gettarla, ma io non l’ho ancora provato, non credo faccia per me. E voi? Cosa fate con quegli oggetti di cui non volete liberarvi ma che non devono stare in mezzo a ciò che usate abitualmente?

 

Se ti è piaciuto leggi anche:
Iniziare il decluttering
Che cos’è il 333 Project