Come avrete ormai capito, se ci seguite da tempo, a noi di S&P i drammi in costume piacciono, e tanto. Io sono quella delle tre più appassionata alle serie tv in costume piuttosto che alla letteratura classica, per cui vi propongo tre telefilm relativamente “giovani” (sono tutti da 2-3 stagioni l’uno) per colmare il vuoto che Downton Abbey ha lasciato dentro di noi.

1-Victoria

La serie racconta i primi anni di regno di questa famosissima e amatissima regina, che viene incoronata a soli 18 anni dopo la morte di Guglielmo II. Le vicende “di stato” si intrecciano con la storia d’amore con il principe Albert, il tutto abbastanza romanzato ma non per questo frivolo e privo di contenuti interessanti. In Victoria sono ben rappresentate le battaglie delle donne al potere, per alcuni versi ancora attuali (ebbene sì, e sono passati quasi 200 anni…), come il sentirsi totalmente rimpiazzata dopo una assenza per la gravidanza, o la mancanza di una preparazione culturale adatta ad un monarca per causa della discriminazione legata al propio genere.
In Victoria si alternano le storie dell’alta società, intrecci amorosi e politici, con le storie della servitù e i loro giochi di potere interni, riprendendo appunto la ricetta vincente collaudata da Downton Abbey. Ci fa sognare con i suoi costumi ricchi e impeccabili, una nota speciale va fatta anche al cibo di scena, sempre meravigliosamente elaborato.

 

2- Outlander

Lo show è tratto da una serie di libri (tantissimi!) di Diana Gabaldon, abbastanza famosi e con una folta cerchia di lettrici appassionate. Il genere è uno storico-fantasy-romantico che a leggere il riassunto della trama su wikipedia mi si sarebbero contorte le budella. Ma provate a resistere e vi convincerò. La protagonista, Claire Randall, è un infermiera dell’esercito inglese durante la seconda guerra mondiale. Sposata con Frank Randall viaggia, alla fine della guerra, in Scozia  e durante ad una visita ad un cerchio di pietre magico viene catapultata indietro nel tempo, nel 1743, nelle highlands scozzesi e finisce per sposare e innamorarsi di Jamie, un uomo del posto e sopratutto dell’epoca. La serie è molto ben realizzata,  la storia per quanto sembra frivola e strampalata da un lato ha una veridicità intensa, dolorosa, straziante. E questo si rispecchia anche e sopratutto nella storia d’amore. Un aspetto molto interessante è che la coppia è paritaria. Per quanto Jamie sia un uomo di metà ‘700 tratta Claire con rispetto, chiede il suo consiglio e prende le decisioni con lei (cosa che non tutti gli uomini della nostra epoca fanno). Un aspetto marcato nella coppia è la loro complicità sessuale, le scene erotiche non sono dei classici fanservice in cui si mostrano due corpi perfetti e volgari nell’atto sessuale, al contrario sono realistiche anche se abbastanza esplicite (l’attrice che interpreta Claire ex modella mostra un fisico morbido e reale per quanto longilineo). Ho apprezzato particolarmente l’aspetto linguistico della serie, per cui consiglio vivamente la visione in lingua originale, in quanto l’accento scozzese e il vero e proprio gaelico rendono la storia ancora più veritiera, vi innamorerete del modo di chiamare Claire “Sassenach” (straniera/inglese in gaelico) da parte di Jamie. Vi ho convinto a dare una possibilità a questa serie un po’ particolare, un po’ nerd se vogliamo, ma con un alto tasso di whisky e tartan?

3- Poldark

Siamo passati da un Royal Downton Abbey ad uno strambo-nerd Braveheart, ma ora tocca al nostro cime tempestose. Perchè Poldark si potrebbe descrivere così: capelli ricci al vento, mare in tempesta sulla scogliera e cavalcate al galoppo sulla verde brughiera della Cornovaglia.
Ross Poldark (il mio amato Aidan Turner) torna in patria dopo aver combattuto la guerra di indipendenza americana e si ritrova come eredita delle terre in totale abbandono, una miniera in fallimento e una amata che si è fidanzata con proprio il cugino.
Poldark vi farà appassionare, disperare e incazzare. Ebbene sì io mi arrabbio sempre. Perchè è sì il classico dramma famigliare e romantico che potrebbe far concorrenza a Dinasty, ma i personaggi sono ben strutturati e mai troppo buoni o troppo cattivi. Il protagonista è rude, burbero e stronzo a volte ammettiamolo, ma anche estremamente corretto e dal cuore d’oro. Nel corso delle tre serie andate in onda succedono tantissimi eventi: matrimoni, morte, nascono e crescono figli, famiglie litigano e si riappacificano, fortune vengono guadagnate e perse. Insomma, impossibile non diventarne dipendenti se amate il genere.
Il triangolo amoroso tra Ross, Delmeza e Elizabeth è parte centrale della storia, la differenza tra le due donne e il loro modo di essere riflette il carattere del protagonista. Elizabeth bellissima e aristocratica affascina Ross riflette il suo lato impertinente e arrogante, mentre la dolcezza e solidità di Demelza lo tiene con i piedi per terra, legato al suo popolo e alla sua famiglia.

 

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