La primavera  sta arrivando,voglia di abiti leggeri e di scoprire la pelle al sole. Ogni anno in questo periodo mi viene sempre voglia di farmi un tatuaggio, almeno più del resto dell’anno. Ma cosa dobbiamo sapere prima di fare un tatuaggio per la prima volta? Essendo una veterana vi sveleró i segreti che ho scoperto negli anni e cercherò di risolvere qualche dubbio comune.

Quando farlo:

I periodi dell’anno più indicati per fare un tatuaggio sono i mesi freddi, perché riduciamo l’esposizione della pelle ai raggi diretti del sole. L’estate è la stagione in assoluto meno indicata. La pelle quando viene tatuata subisce dei micro traumi e per guarire deve essere curata come una vera e propria ferita, per cui l’esposizione diretta al sole caldo estivo è vivamente sconsigliata. Ma se il vostro tatuatore preferito ha disponibilità solo a Luglio /Agosto non fatevi scoraggiare, si possono adottare dei trucchetti per mantenere la pelle sana e far guarire correttamente il vostro tattoo anche d’estate, come potete leggere poco più sotto.

Quale artista fa per voi?

Se avete intenzione di fare un tatuaggio sicuramente avete un qualcosa in mente: un disegno che avete visto, un immagine importante che volete imprimere sulla vostra pelle, o semplicemente volete decorare il vostro corpo perché vi piace. La motivazione è vostra e solo vostra, e la scelta di che aspetto avrà il tatuaggio sta esclusivamente a voi e al vostro gusto. Dobbiamo quindi parlare di stili:  artisti differenti realizzano opere differenti. Pensate alla bravura di Picasso e di quanto  sarebbe stato sprecato chiedergli di produrre esclusivamente opere simili a quelle di Botticelli? Ecco, lo stesso vale per un tatuatore. Sempre di artista stiamo parlando ed è essenziale che vi piaccia il suo stile ed il suo modo di tatuare. Non provate a snaturare la sua essenza chiedendogli di realizzare un pezzo che non è nelle sue corde, per quanto possa essere tecnicamente preparato, il risultato non sarà mai autentico e brillante.

Dove lo faccio?

Avete trovato un soggetto che vi appassiona, uno stile che vi piace, ma come fare a valutare un tatuatore prima di prenotare e buttarsi a capo fitto? Un’ottima vetrina è  Instagram, ormai quasi tutti gli artisti hanno un profilo online (avete mai visto il nostro Instagram? date un occhiata qui!) con i lavori realizzati e a volte con gli sketch disponibili. Ma non è tutto oro quello che luccica. Effetti sulle foto o peggio ancora lavori rubati da altri sono una realtà ben presente. Quindi assicuratevi che il tatuatore sia ben stimato nel suo campo e un serio professionista. Valutate sia lo studio in cui lavora (mai mai mai farvi tatuare in casa) e il livello di igiene tenuto. Valutate anche il prezzo richiesto per un tatuaggio, e diffidate di chi si fa pagare troppo poco, di chi vi dice te lo faccio a metà prezzo per fare esperienza o altro. Pensate che quello che vi farete tatuare sarà con voi per sempre! Se volete rendervi conto delle truffe che girano e degli orrori che possono imprimervi sulla pelle date un occhio alla pagina “vita da tatuatori” su Facebook, e capirete perchè è essenziale rivolgeri esclusivamente a professionisti.

Come curarlo:

Le domande che mi fanno spesso i miei amici “vergini” di tatuaggi sono sempre le stesse, una in primis: fa male? Dipende. Dipende da quale è la vostra soglia del dolore e da dove lo fate. Più “ciccia” c’è nella zona tatuata meno dolore proverete, più la zona è delicata e sensibile più farà male. Per esperienza io non ho mai provato vero e proprio dolore, una ceretta vi garantisco è molto molto peggio, ma io ho una soglia del dolore abbastanza alta e tanta bella ciccia a tenermi compagnia. Un altro mito è quello della cura, a partire dal vecchio metodo della vasellina che ormai ben pochi tatuatori consigliano a favore di creme specifiche, alle tempistiche di guarigione ai lavaggi della parte interessata. Seguite pari passo le istruzioni che vi daranno alla fine della seduta e state molto molto attenti alla cura. Come dicevo prima la zona interessata necessita di tempo e attenzione per guarire. In media due settimane dovrebbero bastare, ma dipende da quanto l’area è estesa. Anche dopo le due settimane alcune parti potrebbero essere più sensibili di altre, è normale.
Io ho quasi sempre utilizzato questo metodo, che vi racconto esclusivamente per farvi rendere conto dell’impegno necessario durante il periodo di cura: (mi raccomando seguite sempre quello che vi viene indicato dal vostro tatuatore, lui saprà cosa è meglio fare per curare il vostro caso!)
Subito dopo la seduta il tatuaggio va lasciato fasciato per 3-4 ore, poi va tolta la pellicola e lavato con acqua e detergente neutro. Va immediatamente ricoperto con uno strato di crema non troppo abbondante e lasciato respirare. Quindi deve rimanere a contatto abiti esclusivamente di cotone e traspiranti, non utilizzate tessuti sintetici mi raccomando. Alcuni tatuatori consigliano di coprirlo successivamente con la pellicola la notte seguente, ma dal secondo giorno la parte interessata non va più fasciata. Va semplicemente lavata bene con acqua e sapone neutro e cosparsa di crema più volte al giorno.
Un altra cosa importante da valutare prima di fare un tattoo è la questione depilazione definitiva: se stai facendo un trattamento laser/luce pulsata o hai intenzione di farlo, sappi che la parte tatuata non potrà mai più essere sottoposta a questa procedura. Quindi pensaci in anticipo e programma con la tua estetista il da farsi. Per esempio alcuni preferiscono fare il trattamento depilatorio prima e poi tatuare, ma devi avere molta pazienza, perchè come spiegato in questo articolo, un ciclo intero di laser per esempio può durare più di un anno.

Come comportarsi con i tatuaggi fatti d’estate:

 

Come dicevamo prima l’estate non è la stagione ideale per fare un tatuaggio, ma non tutto è perduto. Basta programmare bene con anticipo: evitate di fissare l’appuntamento prima di partire per le vacanze estive, sopratutto se si svolgeranno al mare. Curare un tatuaggio appena fatto richiede igiene e costanza, cose che in vacanza non sono così scontate. Per non contare che il bagno in mare o in piscina è sconsigliato almeno per la prima settimana. Ma c’è da fare una distinzione tra mare e piscina: infatti se per il mare con un tatuaggio relativamente fresco basta sciacquare con acqua dolce dopo ogni bagno e non fare nuotate troppo lunghe, per la piscina è un filo più complicato, perchè il cloro a contatto con una ferita ancora aperta potrebbe far scolorire l’inchiostro. Questo è un problema che potrebbe porsi tutto l’anno se, come me, fate uno sport in piscina. Un falso mito è che l’acqua della piscina faccia scolorire i tatuaggi nel tempo, questo può avvenire soltanto se la ferita è ancora aperta ma, una volta guarito, liberi tutti! Per quanto riguarda l’esposizione al sole nei mesi più caldi meglio coprire la parte interessata con del cotone pulito, se spunta dai vestiti una bandana o un fazzoletto di stoffa potrebbe fare a caso vostro. Ricordatevi di coprire la zona tatuata anche se siete in città, un lungo viaggio in scooter sotto il sole o una passeggiata per negozi potrebbero comunque scottare la pelle.

Come curare i tatuaggi nel tempo:

Ci sono poche precauzioni da mettere in pratica per le zone del corpo tatuate. La prima è idratare la pelle: i pigmenti si trovano infatti nello strato in profondità dell’epidermide. Se la superficie è secca e ricoperta di cellule morte anche il disegno che sta al di sotto avrà come una patina che lo ingrigisce. Quindi via libera a creme idratanti e olio di mandorle dolci, che aiuta la tonicità e contrasta gli effetti del tempo. La seconda regola fondamentale è la protezione dal sole: più il tatuaggio sarà protetto dai raggi solari più la sua brillantezza durerà nel tempo quindi sempre crema protezione massima, anche in stick se possibile.

E voi? Avete tatuaggi o siete in procinto di farne uno? Fatemi sapere nei commenti!

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