Io oggi avrei dovuto parlarvi di tutt’altro (ma non vi dico cosa). Ma la verità è che sono parecchie settimane che inanello un acciacco fisico dopo l’altro e, complice il fatto che non mi sono fermata quasi mai, sono parecchio stressata. Credo che la sensazione di dover lavorare anche quando stai male e il pensiero fisso di *devo consegnare quella cosa entro questa sera/domani/venerdì* mentre senti che ti sta salendo la febbre sia una delle più spiacevoli al mondo.

Al di là dell’ovvio riconoscere di doversi prendere una pausa – e fidatevi, io sono la persona peggiore nel dare consigli in questo campo. Ho un rapporto distorto con l’ozio, che per me è qualcosa che ti prendi quando dovresti fare altro (procrastinazione portami via), e quasi mai riesco a fermarmi in tempo prima che il mio corpo mi faccia capire “ehi, così non ce la fai”. Infatti oggi sono a casa con la febbre, yay. Quindi, al di là del banale consiglio “fermati e prenditi una pausa prima di impazzire”, ho pensato potesse essere utile raccontare cosa faccio per sentirmi una persona vagamente produttiva nei momenti no, quelli dove non riesci nemmeno a fare sport per scaricare (hai letto il nostro articolo su iniziare uno sport dopo i 30 anni?). Del resto, la crescita personale e la produttività dovrebbero servire proprio a questo no? A rimanere focalizzati sulle cose da fare, ad essere persone più serene, più equilibrate, più empatiche e, in definitiva, migliori.

1. Massaggio facciale

È una cosa che ti prende tipo, bho, 1 minuto? La puoi fare alla scrivania senza venir presa per pazza, ma anche se hai un lavoro a contatto con il pubblico, bastano veramente pochi secondi. Aiuta ad allontanare la tensione dal viso, a riposare un attimo gli occhi dallo schermo del pc e a scongiurare il rischio mal di testa. Ti lascio un video dove vengono spiegati alcuni esercizi base:

2. Video che ti ispirano

La mia nuova droga è diventata il canale di Rowena Tsai. Mi piace perchè parla di produttività in modo semplice ma profondo, trovando sempre spunti interessanti anche quando magari dà un consiglio che ho già sentito mille volte. Al di là dei contenuti molto lifestyle (tipo maschere viso, candele etc…), c’è un sacco di sostanza, e lei mi piace perchè traspare che è una persona ambiziosa che lavora tanto (sia in termini di energia che di tempo), e che concentra la propria cura di sè nel weekend. Non so te, ma a volte io non ho proprio voglia di sentire consigli di produttività e self care da chi sta a casa tutto il giorno e ti consiglia cose tipo: sei stressato? Fai una passeggiata in montagna! Tipo: certo, sono le 10 di mattina e sono in ufficio, ora esco e prendo un treno per andare sulle Alpi! I video di Rowena, che guardo spesso in pausa pranzo sorseggiando una tisana, invece, mi fanno venire voglia di essere produttiva e di apprezzare anche le parti faticose del processo.

3. Oli essenziali

Sto usando con grande soddisfazione un roll on di olio essenziale alla lavanda, che metto sui polsi e annuso quando sento che il mio cervello non sta collaborando. Sembra davvero una cosa super scema, ma fa. Non credo che la lavanda abbia delle proprietà miracolose (nonostante sia appurato che sia rilassante) – ma penso che il gesto di prendersi un secondo e astrarre la mente dai pensieri ossessivi e ansiosi faccia miracoli. E poi profumerete di armadio, vuoi mettere?

4. Power Nap

A me è stato insegnato da una mia docente quando ero alle superiori e mi ha salvato la vita all’università. Il Power Nap è un pisolino super breve di 5-10 minuti, massimo 20. Ti rimette in sesto come non mai, ma ti ci devi abituare. Ti devi abituare all’idea di dormire così poco e soprattutto devi imparare ad addormentarti in un tempo così breve. All’inizio ci vuole un po’ di pratica, ma niente di impossibile! Anzi, alcuni studi suggeriscono di bere una tazzina di caffè immediatamente prima di fare il power nap, così la caffeina farà effetto quando tu ti sarai già svegliata, massimizzando i risultati! L’ideale sarebbe imparare a farlo ovunque, in macchina, sui mezzi pubblici, sulla scrivania. Life saver.

5. Aware

Aware è un’app per meditare. Mi piace perchè ha delle vere e proprie lezioni guidate, organizzate in corsi, con l’idea di fare circa 10 minuti di meditazione al giorno che ti insegnano mano a mano a meditare oppure che ti fanno raggiungere un obbiettivo specifico. Ho appena iniziato dal corso “foundational”, che appunto ti insegna a meditare, e lo trovo molto rilassante ed istruttivo. Un’altra funzionalità interessante dell’app è la disponibilità di meditazioni brevissime, di circa 3 minuti, che puoi fare anche in una pausa sul posto di lavoro o in mezzo al marasma degli eventi.

E tu? Quali sono i tuoi trucchi per combattere lo stress? Fammeli sapere nei commenti!

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Immagini by Pexels e Jane Bodil