Come sapete dal mio percorso per l’armadio perfetto, è un po’ che mi sono votata ad un certo minimalismo (tutt’altro che estremo però!) nell’armadio. Tenete conto che il numero dei miei abiti si aggira circa attorno a quello del 333 project, esclusi ovviamente i capi da casa, tecnici e formali. Oggi voglio condividere con voi un po’ i riscontri che ho avuto in questi due anni di “armadio libero”.

Pro dell’armadio minimalista

Il minimalismo (moderato, mai esasperato) mi piace.

Mi permette di tornare all’essenza più intima delle cose, mi impedisce di concentrarmi sui fronzoli (in genovese diremmo frijetti) e puntare dritta a ciò che voglio davvero. Se hai poco, non puoi avere cavolate.

Questa esperienza mi ha permesso di chiedermi davvero cosa volessi e che cosa facesse davvero per me, nel giusto equilibrio “mi serve tutti i giorni/lo desidero perchè è bello” trovandomi con un armadio di sole cose che ho piacere di indossare, per giunta “magicamente abbinate tra loro”

Non fare più il cambio degli armadi

per me il cambio stagionale degli armadi era un momento odiatissimo e faticosissimo e che mia madre tenta invano di ripristinare (potresti avere più cose, se facessi delle scatole con la roba di stagione – grazie, anche no, sto bene così) avere relativamente pochi abiti rende tutto più semplice e comodo, sia per fare le valige, sia nel caso in cui cambi bruscamente la temperatura. Basta aprire un’altra anta e via, il gioco è fatto.

contro dell’armadio minimalista

disciplina e pianificazione

Occorre un pochino di disciplina nel comporre l’armadio. Non ci si può abbandonare ai sentimentalismi e tenere cose in giro che non ci stanno bene o che non indossiamo volentieri… è uno spreco di risorse e di spazio, anche se a volte ho sospirato su qualche vestito. Inoltre non si può perdere “spazio” per abiti che non si abbinano bene tra di loro o che non sappiamo con cosa mettere. Finiscono con il rimanere tristemente appesi nell’armadio senza mai uscire. Per tutto quello che si vuole tenere, ma non indossare, vale la pena di chiedersi se è degno di stare nella scatola dei ricordi.

Ricambio più veloce

I vestiti si rovinano più in fretta. Più i meno in due anni, mi sono trovata a dover sostituire una buona parte dei capi più utilizzati, perchè ovviamente avevo meno abiti da “far girare”. I materiali si sono un po’ consumati o rovinati, ma la cosa non mi è dispiaciuta totalmente, perchè ovviamente, avendo meno varietá tra cui scegliere, sebbene all’inizio mi piacesse tutto tutto, nel frattempo ho leggermente cambiato esigenze e ho provato il desiderio di qualcosa di nuovo.

Tirando le somme

Io sono molto soddisfatta, soprattutto del risparmio di tempo e fatica dovuto all’eliminazione del cambio di stagione, ma anche di indossare il 90% circa di quello che ho nell’armadio. Se teniamo conto che la maggior parte delle persone indossa solo il 20% di quello che possiede, mi rendo conto di quanto sia soddisfacente e comodo sapere che tutto, ma proprio tutto, nel mio armadio, mi sta bene e mi piace. Ovviamente la frequenza cambia molto a seconda del vestito, ma sono davvero pochi i capi che non ho mai indossato, e molti li ho abbandonati definitivamente da poco grazie al metodo Kondo, che sto rifacendo da capo per affrontare tutte le categorie! Se vuoi seguire i miei progressi, lo puoi fare cercando le stories in evidenza sul nostro instagram, sotto il nome “Konmari”

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