Gli adolescenti di oggi sono molto diversi da come eravamo noi all’epoca, forse catapultati nella vita adulta troppo presto, il loro mondo ha bisogno di programmi che affrontino in maniera contemporanea e accattivante temi scomodi. E quello della sessualità è sicuramente uno dei più importanti. Non che ci sia bisogno di spiegare “l’ape e il fiore”, per quello nel web i filmati espliciti e la pornografia sono alla portata di tutti, ma appunto sono porno, non è la vita reale. Anzi, questa facilità a raggiungere determinati contenuti viene vissuta dagli adolescenti durante la pubertà come un peso, un paragonarsi ad un mondo di aspettative irreali. Stanno quindi nascendo tutta una serie di show, di intrattenimento, che ritraggono questo sentirsi inadeguato dei giovani, e che, come nel caso di Sex Education, danno delle spiegazioni parlando apertamente di sesso e di come può essere vissuto nella vita reale.

Un altro esempio sul genere è Big Mouth, un cartone animato educativo, dove si spiega ai ragazzi all’inizio della pubertà i cambiamenti durante lo sviluppo, cosa succede fisicamente nel proprio corpo. Con ironia viene sdoganata masturbazione, peli pubici e mestruazioni ma anche tutta una serie di argomentazioni più psicologiche come il senso di colpa, il sentirsi inadeguati nel proprio corpo, il desiderio.

Il primo show ad aver attirato il grande pubblico parlando di queste tematiche è stato Tredici, anche se non esplicitamente educativo, ha portato all’attenzione del mondo il difficile tema della violenza sessuale e del bullismo. Trovate la nostra recensione qui.

Sex Education racchiude molti di questi temi e li sviluppa con ironia e una sensibilità tutta inglese. Il protagonista Otis è un ragazzo con problemi legati al campo della sessualità che, anche essendo abbastanza grandicello e sviluppato, è come bloccato e si trova isolato in un mondo dove tutti i suoi coetanei sono attivi. Sua madre invece, interpretata dalla fantastica Gillian Anderson (Scully di X-Files), è una sessuologa dalla mentalità molto aperta, ma con le paure inconsapevoli tipiche della madre di un adolescente. Per quanto dimostri di essere comprensiva e tollerante si troverà a frugare nella stanza del figlio, a inseguirlo alle feste per controllarlo, ad impicciarsi nei suoi affari.

Otis ha ereditato sia la sensibilità che le nozioni da terapeuta dalla madre e, un po’ per gioco un po’ per fare colpo su di una ragazza inizierà a fare consulenza ai suoi compagni, affrontando temi complessi, paure e incertezze. Insomma, tutto quello che un adolescente non sa a chi chiedere.

I casi affrontati? Inadeguatezza sessuale, condivisioni di immagini intime sul web senza consenso, aborto, omosessualità. E non solo.

Penso sia veramente di ispirazione per i giovani d’oggi, vedere che si può essere fieri di essere diversi, come Eric il migliore amico di Otis che ha chiaramente indole al queer, e che cerca di capire quale sia il suo vero io e come esprimerlo nel suo modo di apparire. Ma anche di argomenti più frivoli come nel caso di Aimee, attiva sessualmente da tempo che però è sempre stata dedita al piacere del partner e che non ha mai sperimentato da sola per capire cosa invece possa soddisfare lei. Si parla di vulvodinia, che affligge una ragazza che desidera più di ogni altra cosa avere rapporti. Si parla di come l’amore possa essere distinto dal piacere, e che volere bene ad una persona non significhi avere un intesa sessuale. Insomma, a mio parere dovrebbero proiettarlo nelle scuole, forse aiuterebbe la nuova generazione a crescere più aperta e responsabile, e sopratutto più TOLLERANTE, caratteristica che sembra mancare a chi sta governando il mondo in questo periodo storico.

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