Aprile e Maggio sono stati dei mesi difficili per noi nerd. Dopo più di dieci anni si chiudono due famosi capitoli della storia cinematografica/televisiva di questi tempi. Sto parlando infatti dell’uscita di Avengers Endgame e l’ultima stagione del Trono di Spade.

Tranquilli, non farò spoiler di niente, quindi se non siete in pari ne con l’uno ne con l’altro potete continuare a leggere l’articolo!

Partiamo dal principio, la Marvel inizia a sfornare film nel 2008, che si rivelano essere tutti più o meno collegati, ci presenta pian piano le Gemme dell’Infinito e fra una cosa e l’altra ci tiene incollati ai sedili del cinema per tantissimi anni (e sempre rigorosamente fino alla fine dei titoli di coda!). Il mondo impazzisce per l’incredibile colpo di scena alla fine di Avengers Infinity War, si fanno teorie, meme, complotti su come e cosa potrà succedere nel conclusivo Endgame. Tanto che i pazzi come me si prendono ferie per andare al cinema alla prima per non venir spoilerata.

Nel frattempo, proprio nello stesso mese inizia la attesissima ottava e ultima stagione del Trono di Spade. Il telefilm che ha fatto letteralmente impazzire il mondo. Non si è mai visto un clamore tale per una serie tv, neanche per il famosissimo Lost che all’epoca aveva fatto sbarellare milioni di telespettatori in ansia chiedendosi cosa ci fosse dentro la maledetta botola. Il Trono di Spade è diventato talmente famoso che si vedono suoi riferimenti ovunque, persino nelle pubblicità (guardate questa stupenda raccolta!)
L’ultima serie è quasi finita, mentre vi sto scrivendo manca solo il finale di stagione che uscirà questa domenica notte, e siamo tutti a discutere, struggerci, piangere e un po’ scioccati per gli avvenimenti degli episodi andati in onda finora. Ma questo è normale, quando un prodotto è fatto bene, avvincente e pieno di colpi di scena (e di morti) come questo parlarne allo sfinimento per noi nerd è estremamente succulento e soddisfacente. Ma allora, questa sindrome del “doveva andare così” cosa è veramente?

Principalmente è un comportamento legato ai social media, che si sa mette in contatto tutti i cretini della terra, che si scambiano idee folli. E le idee folli diventano teorie, diventano se fosse stato così sarebbe stato più divertente, se questo personaggio avesse fatto questo tutto sarebbe stato più epico. E c’è chi legge, per farsi due risate con un meme, per volare con la fantasia, ma c’è chi svaluta il prodotto originale perchè inizia a credere così fortemente alle sue teorie che ne diventa ossessionato, e le stesse tolgono il piacere di guardare il film o la serie tv tanto attesa.

Perchè una cosa è ridere sulla vignetta di Ant-man che entra nello sfintere di Thanos e lo ammazza diventando improvvisamente enorme, un altra è pensare che sarebbe stato veramente bello così.

Ho l’impressione che la brama di vedere come vanno a finire i nostri show preferiti sia ormai accompagnata da un ansia perenne del “e se poi non mi piace?” “e se fosse stato meglio così?” accompagnata appunto da tutte le nostre speranze e aspettative che in qualche modo o in parte verranno disattese.

Ho paura che questa tendenza influenzi le produzioni in entrambi i sensi, dallo spettatore al produttore. Lo spettatore intasa la rete di tutte le sue speranze e tutto l’umorismo di cui è colmo, e il produttore attento vede e percepisce questo enorme flusso di dati e consensi, che per forza andranno a influenzare in qualche modo le future trame. In questi anni ho visto talmente tanti “fanservice” sugli schermi che oramai non me ne stupisco veramente più. Da Legolas che ne Lo Hobbit combatte la forza di gravità agli Avengers che provano a sollevare il martello di Thor in Avengers Age of Ultron, meme nei film che diventano ancora più macchiette (vedi Loki nei vari film). Ma questo fenomeno non si limita alla strizzata d’occhio al fandom, influisce sulle trame che tengono troppo conto della sindrome del “doveva andare così”, spesso snaturando un prodotto per stupire i fan.

In fondo siamo tutti dei reduci del finale di Lost, che probabilmente ci ha traumatizzati a vita, o che forse ha avuto una geniale intuizione: qualsiasi spiegazione logica avessero dato avrebbe comunque scontentato qualcuno, per cui meglio non darla affatto.

Se ti è piaciuto leggi anche:
Che cosa è Mary Sue e perchè non ne abbiamo bisogno
Giochi in scatola le escape room da tavolo