È Halloween, è Halloween! Ma oggi noi tre non stiamo pensando a “Dolcetto o scherzetto?”. Anzi, ci siamo scervellate per rispondere alla sfida ideata da Pamela che ci è sembrata molto carina: ognuna di noi risponde ad una domanda che le hanno fatto le altre. Per onor di cronaca, le domande sono le seguenti:
Giulia ha chiesto “come sarebbe la casa dei tuoi sogni?”.
Sara ha domandato “Se aveste un desiderio, uno solo, da esprimere per poter far del bene al pianeta/genere umano, cosa fareste?”.
Mentre la domanda di Pam era “raccontami una piccola cosa quotidiana che ti rende felice”.
Pronti? Via!

Giulia

Una piccola cosa quotidiana che mi rende felice è un momento (forse banale?) che vivo ogni giorno e che mi riempie il cuore di felicità: quando, dopo essere tornata a casa o dopo aver finito di lavorare, posso concedermi un attimo sul mio divano insieme al mio ragazzo e magari una bella tazza di the (preferibilmente chai, con il latte per entrambi, per lui una zolletta di zucchero per favore). Per me è un momento speciale perchè rappresenta tutto quello per cui ho combattuto: chiudere una giornata produttiva (o almeno spero!), nella casa che abbiamo arredato insieme piena di oggetti che raccontano di noi, insieme all’uomo con cui ho costruito tanto e con cui ancora tanto deve venire. Ci sono persone che credono che una relazione sia d’intralcio agli obbiettivi personali ma io penso tutto il contrario: lui mi ha sostenuta e spronata dove da sola sarei affondata e l’amore è una parte importantissima della mia crescita personale.
Interrompo il momento mieloso per rispondere alla domanda di Sara che mi ha dato veramente i grattacapi: che cosa farei per salvare il mondo? È un gran casino! Se avessi il potere di cambiare una cosa soltanto credo direi “energia pulita”. Credo che sia l’unico cambiamento in grado di incidere sia sul cambiamento climatico drammaticamente in atto che mette in pericolo il nostro presente sia sulle condizioni sociali come la povertà e le guerre. Attualmente è uno dei problemi più grandi perchè a) inquina (tanto, tantissimo) b) non è distribuita in maniera eguale, creando e rafforzando disparità tra paesi e classi sociali e c) non ci sono alternative che siano efficaci sia dal punto di vista sia ambientale che economico. That’s my two cents.

Sara

La mia casa ideale! Oh che meraviglia! Diciamola tutta: io vorrei avere almeno una decina di case, per sbizzarrirmi ad arredare nei vari stili… La casa minimal, la casa “vivace”, il cottage in montagna, la villetta al mare...Vabbè, torniamo ad una sola: LA casa ideale, quella dove vorrei davvero vivere tutto l’anno, senza dubbio ha una vista pressoché identica a quella che ho ora (fortunella!) un bel pezzo di Genova e via fino al mare! Ma vorrei un attico parecchio grande, con un grande terrazzo tutto intorno, in modo da poter pranzare all’aperto e avere molte piante senza la gestione davvero troppo impegnativa di un giardino. Magari anche con una piccola parte verandata, per poter godere dello spazio aperto tutto l’anno. Almeno due bagni (anche io come Pamela) di cui uno con una vasca in pietra stile giapponese, e uno con quelle grandi docce che non so voi, ma io ho visto solo su pinterest. La camera da letto non mi importa sia grandissima, ma moderna con top in pietra e ante color legno e bianco (la versione top di gamma di quella che ho ora) ma aperta su un grande salone doppio, che mi permetta di invitare tutte le persone che voglio. Un piccolo studio/biblioteca per me e una stanza olistica per mio marito (se no lo avrei sempre tra i piedi!), magari anche con uno spazio lavanderia, in modo da lasciare il casino in un posto chiuso. Grandi dispense e per quello che riguarda i materiali: legno e pietra su tutto, in particolare parquet per i pavimenti e pietra per gli spazi dei bagni, effetto spa. E poi un paio di altre camere da letto spaziose! In realtà questa casa esiste, ed è in vendita. Chiaramente ha un prezzo che io non potrei permettermi neanche in dodici vite… Ehm…
Una piccola cosa quotidiana che mi rende felice: tenere in braccio Coco, che se non lo avete visto, vi tocca correre sul nostro instagram! Coco è un exoticshorthair bianco colour point rosso ed è una specie di peluche, si fa prendere in braccio come una bambino, dorme stravaccato come un umano, mangia come un cane! Prenderlo in braccio e sentirlo fare le fusa mi riempie di gioia, soprattutto da quando Layla, la mia gattina tredicenne, ci ha lasciati improvvisamente per un trombo.

credits: pinterest.com

Pamela

Ahhhh la casa dei miei sogni, quando Giulia ha proposto questo tema ho pensato fosse diretto a me. Partiamo dal contesto, per me il massimo è una casa indipendente, in una zona panoramica in campagna vista mare. Quindi grandi vetrate su verde e azzurro, senza vicini e con dello spazio aperto. Per quanto riguarda la disposizione adoro la zona giorno open space, quindi una bella cucina a vista super moderna e il soggiorno/pranzo spazioso e luminosissimo. Per quanto riguarda la zona notte vorrei una stanza con due letti matrimoniali stile americano. Sono rimasta folgorata da questa soluzione che sfortunatamente richiede ambienti molto grandi, ma che garantisce un riposo ottimale condividendo la stanza con il partner. Vorrei anche uno studio privato, dove mettere una bella poltrona chaise longe per leggere e una postazione pc. Per quanto riguarda i bagni (perché accontentarsi di uno!) sicuramente sia doccia che vasca, e una zona vanity per truccarsi/maschere di bellezza. A concludere questo sogno ad occhi aperti non può mancare la piscina: una parte ludica e una parte lunga e stretta per allenarsi, naturalmente in parte coperta e chiudibile per essere utilizzata tutto l’anno. Datemi un abbonamento Netflix e potrei non uscire mai più di casa. Fatto del bene per me stessa sogniamo invece di avere il potere di fare del bene per il pianeta. La mia risposta, che ho già dato alle altre ragazze in chat, è abbastanza radicale: se avessi un desiderio per salvare il pianeta farei diventare tutta l’umanità vegana. Io compresa. Ebbene sì, sono sensibile all’argomento plastiche ma non dimentichiamoci l’enorme danno ambientale derivante dall’allevamento intensivo. E alle innumerevoli vite animali spezzate dopo una intera esistenza di prigionia e torture. Quindi per me un mondo vegano potrebbe essere una soluzione, ma appunto una soluzione da “esprimi un desiderio” perché irrealizzabile. A meno che non inventino il tofu che sa di salame, come suggerito da Sara.

Trovi gli altri post di questa serie qui!
Se ti è piaciuto questo post, leggi anche:
Otto cosplay geniali per le donne incinte
Organizzare un centro di comando domestico

Immagini by Pexels.com.